Non esiste quindi l’impianto perfetto in modo assoluto, ma quello che soddisfa maggiormente le esigenze del coltivatore in base all’ambiente in cui deve operare, al tipo di coltivazione e al tipo di serra.
L’impianto di riscaldamento dovrebbe quindi riuscire a mantenere una temperatura uniforme all’interno, senza provocare un eccessivo movimento di masse d’aria. Infatti la velocità delle correnti d’aria provoca un aumento delle perdite di calore, mentre un’uniformità del riscaldamento permette di ottenere produzioni omogenee.
Il riscaldamento nella zona basale permette inoltre di accelerare lo sviluppo della coltura grazie ad un microclima più favorevole che viene a crearsi in prossimità delle piante. È possibile ottenere un significativo risparmio energetico in quanto il riscaldamento è localizzato dove vi è maggiore necessità e la temperatura all’interno della serra può essere mantenuta ad un livello più basso.
Un fattore determinante nella scelta dell’impianto di riscaldamento è la flessibilità e semplicità della tecnologia scelta, la manutenzione e la possibilità di abbinamento a energie rinnovabili quali fotovoltaico e eolico, ma anche recentemente con l’abbinamento a impianti di cogenerazione, creando un sistema misto: idronico per scaldare il volume della serra e basale per favorire la fase iniziale più delicata di germinazione. Non bisogna però dimenticare che un sistema di controllo delle temperature interne è importante ed efficace perché si concretizzi il processo sopra descritto. La temperatura sarà controllata per mezzo di sonde o sensori di temperature poste all’interno della serra.
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